sabato 21 aprile 2012

Il mio progetto...

... INTERVISTA A CARMELO PINTOCCHI

Cominciamo con le basi; innanzitutto in cosa consiste il tuo progetto?

Ho voluto fare una cosa diversa, per passione ovviamente, cioè trasformare un vecchio motore da strada in un motore da gara bicilindrico, con alte prestazioni!!
Il progetto è nato nella mente e poi trasportato nel modello base e il tutto nel salotto di casa con strumenti semplici come ho detto prima, semplicemente da un sogno che avevo e che ora stà prendendo una forma più concreta..
Mi sono ispirato ad una moto che avevo, studiandone le prestazioni e cercando di modificarne il motore; prima ho trasformato la parte ciclistica estetica, molto bella e che al tempo andava molto, sul modello della Piovaticci (moto da gran premio) fatta dai fratelli Lazarini, copiandone filo per segno il serbatoio,la sella e altre parti, poi son passato allo studio del motore cercando di crearne uno dalle prestazioni più alte (sempre a due tempi).

Quanto tempo e soldi hai impiegato per questo progetto?

Per il mio progetto/modello ho speso molto tempo e all'incirca 3000 euro nel complessivo, che non sono molti, grazie al fatto che ho impiegato solo materiali base, senza l'uso di attrezzature o procedimenti di lavorazione professionali.

Puoi spiegarci allora dettagliatamente la lavorazione che hai eseguito sulla base del vecchio motore?

Come puoi vedere dall'immagine la base inferiore è di un motore originale da strada, vale a dire che è un motore bicilindrico, raffreddato ad aria, con aspirazione sui cilindri (di vecchia generazione),
e quello che ho fatto è stato di trasformare il tipo di aspirazione, quindi non più con il pistone ma lamellare.
Ho dovuto prima fare un disegno per avere le basi, ho visto che ci stavo dentro con le misure, e così ho fatto il modello e ricavare delle forme geometriche usando solo una lama da seghetto, un taglierino (cutter) e una squadra non è così semplice, beh...diciamo che è arrangiarsi con strumenti semplici per ottenere un lavoro buono e sono, ciò nonostante, riuscito a rimanere nel millimetro con le misure. Quindi ho ottenuto un lavoro ben fatto con poco, rimanendo nei parametri di un millimetro per poi costruire un modello da portare in fonderia, ma che poi dovrà essere rifinito, per questo motivo è stato realizzato un modello base.
Ho fatto quindi le verifiche delle misure dei cilindri, sempre in un corpo unico, (bicilindrico ma in un corpo unico) e non ho voluto separarli per una semplice questione di spazio, perchè altrimenti avrei dovuto ricavare delle intercapedini separate che mi avrebbero complicato il lavoro, quindi è stato più semplice lavorarlo in unico blocco, ricavando però tutti i travasi che volevo con intercapedini interne per i passaggi dell'acqua con i vari condotti senza che interfarissero tra loro in nessun modo.
Quindi, come potete vedere dalla foto, ecco il corpo che ha preso forma da ciò che volevo tirar fuori dal modello.

Quali materiali hai usato per il modello base del motore?

Il materiale che è stato utilizzato per il modello è semplice polistirolo a cui è stata data la forma rimanendo attinente alle misure grossolane che verranno poi rettificate e portate alle misure volute.
Il modello è il pezzo che in fusione ricalcherà le basi del modello ma in materiale desiderato finale, cioè alluminio, in modo che supporti il carico.

Com'è avvenuto il passaggio da disegno a modello in polistirolo e quali modifiche sono state apportate dal vecchio motore da strada a quello a cui stai lavorando da gara, cioè al tuo progetto?

Il passaggio da disegno a modello in polistirolo è stato eseguito in modo artigianale, cioè a mano, secondo misurazioni ottimali, perchè non disponevo di molto denaro da impiegare per la costruzione delle chiglie (stampo maschio e femmina) che costano molto, ho preferito farlo in questo modo, cioè in modo decisamente più economico!
Il modello in polistirolo è stato realizzato in due pezzi, uno sovrapposto all'altro.
I due bocchettoni che si vedono frontalmente (vedi foto) sono per il pacchetto lamellare dove si trovano i condotti di aspirazione (non più aspirato sul pistone come una volta ma attraverso pacchetto lamelle) il tutto il lega d'alluminio.
Vediamo poi il modello assemblato(vedi foto) con la parte sottostante dove c'è il desmo o deviatore del cambio con gli ingranaggi stessi, e come si può vedere sotto è tutto originale ed io non ho fatto altro che costruire la parte superiore come un coperchio, variando l'aspirazione che prima era sui cilindri e portandola nei carter, poi il cilindro stesso che era raffreddato ad aria diventerà raffreddato ad acqua passando nei bocchettoni che nei vari condotti interni raffredderà il pistone sia dalla parte anteriore che posteriore del cilindro.
In questo modo le prestazioni dovrebbero essere più che moltiplicate!!!
Pur avendo messo delle bielle da corsa speciali che reggano il carico e il regime che si vuole raggiungere, che non è inferiore ai 5000 giri, deve supportare anche lo stress, quindi già in partenza negli alberi motori ho dovuto mettere delle bielle da corsa, non modificando frizione e cambio per non andare troppo sopra con i costi, ma devo ammettere che l'idea iniziale era una sfida, cioè riuscire a vedere se ero in grado di modificare il motore.... e ci sono riuscito, sempre nell'attesa di collaudarlo dandogli il primo respiro.
I carburatori originali sono con diffusori da 26 mm, io invece ne ho messi due da 40mm, rendendo la suzione molto più potente.
La messa a punto di questo motore sarà effettuata su un cart, per il semplice motivo che essendo le piste non molto grandi e lunghe, posso sentire meglio il suono del motore ed eventualmente rilevare qualche imperfezione di carburazione, perchè penso che ne avrà essendo molto sollecitato e bisognerà avere molto orecchio, perchè a detta degli esperti, il motore a due tempi è come uno strumento musicale, se senti che ha delle vibrazioni stonate devi perfezionarle, altrimenti è uno strumento armonioso quindi funzionalmente perfetto
Verrà quindi montato sulla moto solo quando avrò potuto stabilire tutta la taratura dall'accensione stessa alla carburazione ecc.
Il volantino magnetico che è quello che alimenta l'accensione al motore, verrà sostituito con un'apparecchiatura elettronica chiamato rutore elettronico, con la mappatura variabie; tutto ciò significa che prima se tu davi un certo grado d'anticipo all'accensione rimaneva invariabile mentre quella che stò mettendo io ha un'elasticità a partire da 6000 a 18000 giri senza dover intervenire nella mappatura perchè si autogestisce a seconda del regime che il motore richiede, in questo modo si ridurrà la vibrazione e l'elasticità stessa del motore, per cui sarà molto più pronto in accellerazion

Hai già un'idea su chi collauderà il motore?

Per collaudare il motore mi avvalgo di un bravissimo corridore, meccanico di moto, molto tecnico, che ad ogni anomalia si fermerà per rendere conto delle prestazioni.

Hai partecipato anche tu come motociclista a gare su pista? Hai conosciuto dei campioni del tempo che ci vuoi menzionare?

Questo sogno io lo porto da sempre, da quando ero bambino..e sì ho conosciuto anche dei campioni.
Come ex corridore di moto, diciamo che mi son dilettato, ma facendo anche qualche gara e prendendomi le mie soddisfazioni senza però mai vincere niente, perchè ai miei tempi dovevo misurarmi con persone come Walter Villa,Buscherini, Pier Paolo Bianchi e tanti altri che poi son diventati campioni del mondo... alcuni non ci sono più altri sì!!
Ho corso anche insieme a Angelo Bergamonti, Gianfranco Bonera e altri, misurandomi al tempo con queste persone/campioni e non ero certo ai loro livelli, ma è stata comunque una bella esperienza e ora ancora dei bellissimi ricordi..

Quando pensi di dargli “il primo respiro”?

Spero di dargli il primo respiro entro aprile di quest'anno, ma non è una certezza..quindi vedremo!

Come siè evoluta l'idea in progetto e quando ha avuto inizio?

Il progetto ha avuto inizio anni fa, ma la lavorazione è partita da un anno,.
Ho cominciato a far disegni e scarabocchi dapprima senza quote, senza misurazioni precise, buttando giù solo uno schizzo di quello che volevo fare, poi in seguito ho cominciato a darglidelle forme e delle misure più precise, perfezionandolo sempre di più...deducendo che il tutto potea essere fatto.
Provando e imparando a levigare il polistirolo e perfezionandolo poi sono andato avanti fino ad ottenere questo.risultato e realizzando così il tutto in quasi 6 mesi. Non molto!
E come ho già detto prima il tutto è nato nel salotto di casa mia, dove ho trasformato il progetto su carta in modello in polistirolo.

Perchè si vuol debellare il mototre a due tempi a tuo avviso? Ferchè inquina troppo?

Una delle motivazioni per cui si vuole debellare il motore a due tempi è che crea inquinamento, certo, ma a mio avviso basterebbe scindere semplicemente due cose come l'olio dalla benzina alimentando il motore con l'iniezione come avviene oggi in tutti i motori moderni, in questo modo non c'è più inquinamento, abbatti il consumo dell'olio del 90% che è già poco, e il motore non bruciando più olio sarebbe molto più reattivo. Per sentito dire sembra che sia possibile!
Secondo me riuscire a trasformare un mototre a due tempi è raggiugere l'apice ed ambire ad un sogno raggiungendo così un miglioramento delle prestazioni stesse e si può fare...ma non togliendo definitivamento il motore a due tempi dalle gare perchè ammazzerebbe la vera competizione, sempre a mio avviso e per chi è un buon intenditore di vere gare.
Secondo me non si è fatta una politica giusta nel voler migliorare il due tempi, da contare, attenzione, che nessun motore oggi esistente nel 2012 a parità di cilindidrata equivale alla potenza del due tempi.
Se costruissi un motore stessa cilindrata 4 tempi, che mi vada bene arrivo a 35/40 cc, ma poi è già “impiccato” perchè per alcune risoluzioni tecniche si rompebbe perchè comunque non reggerebbe alla sollecitazione.
Con il due tempi abbiamo un solo pistone e una biella che và su e giù, niente valvole, niete molle di ritorno, hai tutto molto più semplificato.
Io son d'accordo sull'eliminazioni del motore a due tempi nelle moto da strada e negli scooter perchè inquinano sicuramente, visto l'alto numero in circolazione ogni giorno, ma eliminarlo anche nelle gare su pista significa togliere il bello delle prestazioni.
C'è molto da fare per evolvere la situazione del due tempi ma gli appassionati come me e chi ci crede ancora lavorerà tanto per raggiungere lo scopo...siamo in tanti...e per non far morire il sogno si arriverà ad una soluzione, ne son certo!
         ...................................................................................................

Grazie a tutti coloro che hanno letto questa intervista...
....sono ben accetti commenti a proposito, interazioni e nuove idee o consigli!