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INTERVISTA A CARMELO
PINTOCCHI
Cominciamo
con le basi; innanzitutto in cosa consiste il tuo progetto?
Ho
voluto fare una cosa diversa, per passione ovviamente, cioè
trasformare un vecchio motore da strada in un motore da gara
bicilindrico, con alte prestazioni!!
Il
progetto è nato nella mente e poi trasportato nel modello base e il
tutto nel salotto di casa con strumenti semplici come ho detto prima,
semplicemente da un sogno che avevo e che ora stà prendendo una
forma più concreta..
Mi
sono ispirato ad una moto che avevo, studiandone le prestazioni e
cercando di modificarne il motore; prima ho trasformato la parte
ciclistica estetica, molto bella e che al tempo andava molto, sul
modello della Piovaticci (moto da gran premio) fatta dai fratelli
Lazarini, copiandone filo per segno il serbatoio,la sella e altre
parti, poi son passato allo studio del motore cercando di crearne uno
dalle prestazioni più alte (sempre a due tempi).
Quanto
tempo e soldi hai impiegato per questo progetto?
Per
il mio progetto/modello ho speso molto tempo e all'incirca 3000 euro
nel complessivo, che non sono molti, grazie al fatto che ho
impiegato solo materiali base, senza l'uso di attrezzature o
procedimenti di lavorazione professionali.
Puoi
spiegarci allora dettagliatamente la lavorazione che hai eseguito
sulla base del vecchio motore?
Come
puoi vedere dall'immagine la base inferiore è di un motore
originale da strada, vale a dire che è un motore bicilindrico,
raffreddato ad aria, con aspirazione sui cilindri (di vecchia
generazione),
e
quello che ho fatto è stato di trasformare il tipo di aspirazione,
quindi non più con il pistone ma lamellare.
Ho
dovuto prima fare un disegno per avere le basi, ho visto che ci stavo
dentro con le misure, e così ho fatto il modello e ricavare delle
forme geometriche usando solo una lama da seghetto, un taglierino
(cutter) e una squadra non è così semplice, beh...diciamo che è
arrangiarsi con strumenti semplici per ottenere un lavoro buono e
sono, ciò nonostante, riuscito a rimanere nel millimetro con le
misure. Quindi ho ottenuto un lavoro ben fatto con poco, rimanendo
nei parametri di un millimetro per poi costruire un modello da
portare in fonderia, ma che poi dovrà essere rifinito, per questo
motivo è stato realizzato un modello base.
Ho
fatto quindi le verifiche delle misure dei cilindri, sempre in un
corpo unico, (bicilindrico ma in un corpo unico) e non ho voluto
separarli per una semplice questione di spazio, perchè altrimenti
avrei dovuto ricavare delle intercapedini separate che mi avrebbero
complicato il lavoro, quindi è stato più semplice lavorarlo in
unico blocco, ricavando però tutti i travasi che volevo con
intercapedini interne per i passaggi dell'acqua con i vari condotti
senza che interfarissero tra loro in nessun modo.
Quindi,
come potete vedere dalla foto, ecco il corpo che ha preso forma da
ciò che volevo tirar fuori dal modello.
Quali
materiali hai usato per il modello base del motore?
Il
materiale che è stato utilizzato per il modello è semplice
polistirolo a cui è stata data la forma rimanendo attinente alle
misure grossolane che verranno poi rettificate e portate alle misure
volute.
Il
modello è il pezzo che in fusione ricalcherà le basi del modello ma
in materiale desiderato finale, cioè alluminio, in modo che supporti
il carico.
Com'è
avvenuto il passaggio da disegno a modello in polistirolo e quali
modifiche sono state apportate dal vecchio motore da strada a quello
a cui stai lavorando da gara, cioè al tuo progetto?
Il
passaggio da disegno a modello in polistirolo è stato eseguito in
modo artigianale, cioè a mano, secondo misurazioni ottimali, perchè
non disponevo di molto denaro da impiegare per la costruzione delle
chiglie (stampo maschio e femmina) che costano molto, ho preferito
farlo in questo modo, cioè in modo decisamente più economico!
Il
modello in polistirolo è stato realizzato in due pezzi, uno
sovrapposto all'altro.
I
due bocchettoni che si vedono frontalmente (vedi foto) sono per il
pacchetto lamellare dove si trovano i condotti di aspirazione (non
più aspirato sul pistone come una volta ma attraverso pacchetto
lamelle) il tutto il lega d'alluminio.
Vediamo
poi il modello assemblato(vedi foto) con la parte sottostante dove
c'è il desmo o deviatore del cambio con gli ingranaggi stessi, e
come si può vedere sotto è tutto originale ed io non ho fatto altro
che costruire la parte superiore come un coperchio, variando
l'aspirazione che prima era sui cilindri e portandola nei carter, poi
il cilindro stesso che era raffreddato ad aria diventerà raffreddato
ad acqua passando nei bocchettoni che nei vari condotti interni
raffredderà il pistone sia dalla parte anteriore che posteriore del
cilindro.
In
questo modo le prestazioni dovrebbero essere più che moltiplicate!!!
Pur
avendo messo delle bielle da corsa speciali che reggano il carico e
il regime che si vuole raggiungere, che non è inferiore ai 5000
giri, deve supportare anche lo stress, quindi già in partenza negli
alberi motori ho dovuto mettere delle bielle da corsa, non
modificando frizione e cambio per non andare troppo sopra con i
costi, ma devo ammettere che l'idea iniziale era una sfida, cioè
riuscire a vedere se ero in grado di modificare il motore.... e ci
sono riuscito, sempre nell'attesa di collaudarlo dandogli il primo
respiro.
I
carburatori originali sono con diffusori da 26 mm, io invece ne ho
messi due da 40mm, rendendo la suzione molto più potente.
La
messa a punto di questo motore sarà effettuata su un cart, per il
semplice motivo che essendo le piste non molto grandi e lunghe,
posso sentire meglio il suono del motore ed eventualmente rilevare
qualche imperfezione di carburazione, perchè penso che ne avrà
essendo molto sollecitato e bisognerà avere molto orecchio, perchè
a detta degli esperti, il motore a due tempi è come uno strumento
musicale, se senti che ha delle vibrazioni stonate devi
perfezionarle, altrimenti è uno strumento armonioso quindi
funzionalmente perfetto
Verrà
quindi montato sulla moto solo quando avrò potuto stabilire tutta la
taratura dall'accensione stessa alla carburazione ecc.
Il
volantino magnetico che è quello che alimenta l'accensione al
motore, verrà sostituito con un'apparecchiatura elettronica chiamato
rutore elettronico, con la mappatura variabie; tutto ciò significa
che prima se tu davi un certo grado d'anticipo all'accensione
rimaneva invariabile mentre quella che stò mettendo io ha
un'elasticità a partire da 6000 a 18000 giri senza dover intervenire
nella mappatura perchè si autogestisce a seconda del regime che il
motore richiede, in questo modo si ridurrà la vibrazione e
l'elasticità stessa del motore, per cui sarà molto più pronto in
accellerazion
Hai
già un'idea su chi collauderà il motore?
Per
collaudare il motore mi avvalgo di un bravissimo corridore, meccanico
di moto, molto tecnico, che ad ogni anomalia si fermerà per rendere
conto delle prestazioni.
Hai
partecipato anche tu come motociclista a gare su pista? Hai
conosciuto dei campioni del tempo che ci vuoi menzionare?
Questo
sogno io lo porto da sempre, da quando ero bambino..e sì ho
conosciuto anche dei campioni.
Come
ex corridore di moto, diciamo che mi son dilettato, ma facendo anche
qualche gara e prendendomi le mie soddisfazioni senza però mai
vincere niente, perchè ai miei tempi dovevo misurarmi con persone
come Walter Villa,Buscherini, Pier Paolo Bianchi e tanti altri che
poi son diventati campioni del mondo... alcuni non ci sono più altri
sì!!
Ho
corso anche insieme a Angelo Bergamonti, Gianfranco Bonera e altri,
misurandomi al tempo con queste persone/campioni e non ero certo ai
loro livelli, ma è stata comunque una bella esperienza e ora ancora
dei bellissimi ricordi..
Quando
pensi di dargli “il primo respiro”?
Spero
di dargli il primo respiro entro aprile di quest'anno, ma non è una
certezza..quindi vedremo!
Come
siè evoluta l'idea in progetto e quando ha avuto inizio?
Il
progetto ha avuto inizio anni fa, ma la lavorazione è partita da un
anno,.
Ho
cominciato a far disegni e scarabocchi dapprima senza quote, senza
misurazioni precise, buttando giù solo uno schizzo di quello che
volevo fare, poi in seguito ho cominciato a darglidelle forme e delle
misure più precise, perfezionandolo sempre di più...deducendo che
il tutto potea essere fatto.
Provando
e imparando a levigare il polistirolo e perfezionandolo poi sono
andato avanti fino ad ottenere questo.risultato e realizzando così
il tutto in quasi 6 mesi. Non molto!
E
come ho già detto prima il tutto è nato nel salotto di casa mia,
dove ho trasformato il progetto su carta in modello in polistirolo.
Perchè
si vuol debellare il mototre a due tempi a tuo avviso? Ferchè
inquina troppo?
Una
delle motivazioni per cui si vuole debellare il motore a due tempi è
che crea inquinamento, certo, ma a mio avviso basterebbe scindere
semplicemente due cose come l'olio dalla benzina alimentando il
motore con l'iniezione come avviene oggi in tutti i motori moderni,
in questo modo non c'è più inquinamento, abbatti il consumo
dell'olio del 90% che è già poco, e il motore non bruciando più
olio sarebbe molto più reattivo. Per sentito dire sembra che sia
possibile!
Secondo
me riuscire a trasformare un mototre a due tempi è raggiugere
l'apice ed ambire ad un sogno raggiungendo così un miglioramento
delle prestazioni stesse e si può fare...ma non togliendo
definitivamento il motore a due tempi dalle gare perchè ammazzerebbe
la vera competizione, sempre a mio avviso e per chi è un buon
intenditore di vere gare.
Secondo
me non si è fatta una politica giusta nel voler migliorare il due
tempi, da contare, attenzione, che nessun motore oggi esistente nel
2012 a parità di cilindidrata equivale alla potenza del due tempi.
Se
costruissi un motore stessa cilindrata 4 tempi, che mi vada bene
arrivo a 35/40 cc, ma poi è già “impiccato” perchè per alcune
risoluzioni tecniche si rompebbe perchè comunque non reggerebbe alla
sollecitazione.
Con
il due tempi abbiamo un solo pistone e una biella che và su e giù,
niente valvole, niete molle di ritorno, hai tutto molto più
semplificato.
Io
son d'accordo sull'eliminazioni del motore a due tempi nelle moto da
strada e negli scooter perchè inquinano sicuramente, visto l'alto
numero in circolazione ogni giorno, ma eliminarlo anche nelle gare su
pista significa togliere il bello delle prestazioni.
C'è
molto da fare per evolvere la situazione del due tempi ma gli
appassionati come me e chi ci crede ancora lavorerà tanto per
raggiungere lo scopo...siamo in tanti...e per non far morire il sogno
si arriverà ad una soluzione, ne son certo!
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Grazie
a tutti coloro che hanno letto questa intervista...
…....sono
ben accetti commenti a proposito, interazioni e nuove idee o
consigli!